La chiave di Sara

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view post Posted on 23/6/2013, 13:54     +1   +1   -1
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that's all folks !

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Titolo originale: Elle s'appelait Sarah
Nazione: Francia
Anno: 2010
Genere: Drammatico
Durata: 106'
Regia: Gilles Paquet-Brenner
Sito ufficiale: www.sarahskey.com.au
Sito italiano: www.luckyred.it/lachiavedisara


Cast: Kristin Scott Thomas, Mélusine Mayance, Niels Arestrup, Frédéric Pierrot, Michel Duchaussoy, Dominique Frot, Natasha Mashkevich, Gisèle Casadesus, Aidan Quinn
Produzione: Hugo Productions
Distribuzione: Lucky Red
Data di uscita: 13 Gennaio 2012 (cinema)
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La chiave di Sara è, a mio avviso, un piccolo gioiello, che è stato ingiustamente criticato e troppo sottovalutato.
Non è un documentario sull'olocausto e non è neanche un film di denuncia, almeno non apertamente.
La chiave di Sara è innanzitutto il racconto di una storia, la storia di una bambina che ha vissuto sulla propria pelle uno degli episodi legati al periodo della seconda guerra mondiale meno conosciuti ( e già solo questo è un merito alla pellicola, fatti meno noti non sono per questo meno crudeli e veritieri ): il prelevamento coatto degli ebrei parigini trasportati in massa nel Vélodrome d'Hiver , prima tappa verso la deportazione nei campi di concentramento.
La narrazione avviene tramite gli occhi di una giornalista francese dei giorni nostri con il gusto per la ricerca della verità che non è solo verso questa bambina (Sarah Starzynski ), ma anche verso la propria famiglia in un crescendo di destini incrociati a ritroso nella storia.
Quindi la storyline è un'alternanza tra il passato e il presente, di episodi strettamente legati a Sarah e le tappe che la giornalista intraprende passando da un indizio all'altro, fino ad arrivare all'anello di congiunzione.
Ci sono vari generi che si intrecciano senza mai risultare ridondanti o contrastanti fra loro e la tensione rimane fino alla fine.
C'è una frase a mio avviso emblematica di tutto il film che non vuole fare un finto e facile moralismo giornalistico come spesso accade quando si parla di queste tematiche, rivolgendosi infatti ad una sua giovane collega che non esita a tacciare le persone che all'epoca hanno visto e non hanno fatto nulla, lei le dice: tu che avresti fatto?
Forse alla fine si perde un po' e la storia prende una brusca accelerata... ma è l'unica cosa che si può recriminare al film.
Il titolo originale è Elle s'appelait Sarah, che, anche se questa volta la trasposizione in italiano non è agghiacciante come al solito, secondo me rendeva molto meglio e bisogna guardare il film per capirlo.


Tratto dall'omonimo romanzo di Tatiana De Rosnay

Voto: 8
 
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~ Niniel ~
view post Posted on 23/6/2013, 14:12     +1   -1





Questo film ce l'ho in lista da un po'... prima voglio leggere il romanzo :)

 
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~ Niniel ~
view post Posted on 27/1/2014, 13:03     +1   -1





Bello, davvero ben fatto...
Sono d'accordo con tutto quello che ha detto Laura... peccato sia poco conosciuto come film... soprattutto perchè parla di un episodio poco noto... e lo si nota anche quando in redazione, parlando del prelevamento degli ebrei, si da x scontato che fosse stato fatto dai tedeschi, e invece il sapere che erano stati i francesi stessi, lascia i giovani colleghi a bocca aperta...
Davvero toccante la scena in cui la giornalista passeggia fra quelle mura piene di migliaia e migliaia di nomi delle vittime... :cry:


Voto: 7

 
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cineguido
view post Posted on 27/1/2014, 13:40     +1   -1




sì bello, visto ieri sera in tv per il giorno della memoria!
 
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view post Posted on 31/1/2014, 19:22     +1   -1
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ho appena visto il film ed è davvero bello anche se purtroppo sn cose successe davvero...mi sn commossa alla fine qnd la giornalista dice il nome

della bimba al figlio di Sara...infatti me lo ero pure immaginata l'avesse chiamata così...


ai tempi qnd lessi la bellissima recensione di Laura nn capìì il significato del titolo "La chiave di Sara" lei era una bambina

pensava che così facendo il fratellino potesse salvarsi nn aveva capito che nn sarebbero +tornati ed immagino il peso che si è portata dentro sentendosi in colpa x la sua morte..


qnd pochi giorni fa è stato trasmesso in tv ho riletto la recensione e mi sn guardata il trailer che nn sò xkè quest'estate nn vidi,che qnd una recensione mi colpisce bene o male ci guardo il trailer giusto x farmi un'idea e nn appena l'ho visto ho capito subito cosa significasse il titolo "la chiave"

e che cosa poteva essere successo...

xtanto l'ho voluto vedere e seppur triste m'è piaciuto..molto meno mi è piaciuto il comportamento del marito della giornalista che ho trovato piuttosto egoista.
 
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4 replies since 23/6/2013, 13:54   102 views
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