Nazione: U.S.A.
Anno: 2010
Genere: Thriller
Durata: 90'
Regia: Brad Anderson
Cast: Hayden Christensen, John Leguizamo, Thandie Newton, Jacob Latimore, Taylor Groothuis, Jordan Trovillion, Arthur Cartwright, Neal Huff, Larry Fessenden
Data di uscita: 29 Luglio 2011 (cinema)
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Mi trovo in imbarazzo a scrivere qualcosa su Vanishing on 7th Street.
Mi aspettavo davvero tanto: Brad Anderson, regista de "l'uomo senza sonno" ( nonchè regista, ho scoperto in seguito, di una decina di episodi di Fringe ); trailer convincente, con quella musica in sottofondo della serie " ora ti faccio vedere di cosa sono capace, ti cagherai sotto di sicuro" ; trama con potenziali spunti interessanti; cast di tutto rispetto ; titolo (finalmente non tradotto!!) accattivante; locandina interessante.
Ho detto " dai questo è una figata pazzesca!!"
Ho avuto la stessa sensazione di quando stai per assaporare un piatto invitante , di quelli che ti piacciono, che ti fanno venire l'acquolina , che già ne senti il sapore in bocca, che ti stanno per far toccare il picco della libidine e poi... poi...
con successiva escalation di reazione isterica
L'inizio parte bene , siamo già nel black out, tutto diventa buio, la gente sparisce nel nulla (lasciando però le suppellettili inutili come vestiti e scarpe), caos.
Inizia una lunga sequenza di scene che descrivono la solitudine , l'abbandono e la situazione spettrale della città attraverso gli occhi di colui il quale dovrebbe essere il protagonista.
Forse troppo lunga, troppo " ok abbiamo capito che prendere l'autobus sarà piu difficile del solito!"
I primi 20 minuti passano così, descrittivi e senza dialoghi.
Ad un certo punto , in maniera frettolosa ci ritroviamo in un bar con 3 individui di sesso, età ed estrazione diversa, che cominciano confusamente a capire se e come rimanere vivi, a dare qualche teoria sulla causa di tutto ciò che sta accadendo ( causa che non verrà MAI spiegata ), a cercare un senso alla propria vita. Non si capisce niente, sembra che ognuno parli per conto suo, sembra che 3 sceneggiatori diversi abbiano dato vita a 3 film ognuno con il suo protagonista + un bambino di contorno. I dialoghi sono imbarazzanti.
Gli attori anche.
Hayden Christensen sembra essere stato inghiottito dal lato oscuro della recitazione, sembra si sia completamente dimenticato di essere un'attore, oltre al fatto che , secondo me, non era proprio adatto a rivestire il ruolo dell'uomo "vissuto" , spavaldo, ambizioso, con una ex moglie. Ha ancora la faccia troppo da ragazzino per affrontare un ruolo cosi, io ci avrei visto meglio un Kurt Russel ai tempi di 1997:fuga da New York.
Ho poi come avuto l'impressione che anche il nostro doppiatore italiano, ad un certo punto, si stesse chiedendo il perchè si trovasse a doppiare una roba del genere.
John Leguizamo, povrino ce la mette tutta, ma il contesto non lo aiuta.
Thandie Newton invece ce ne mette anche troppa! E' esagerata, barocca, eccessivamente teatrale, forse adatta ad un film drammatico ( io l'ho trovata fantastica nel film " Laricerca della felicità" ).
Già ma questo che film è???
Non sono riuscita a capire l'intento del regista, non sono riuscita a capire che tipo di film ho visto: un horror??? Un trhiller? HO provato a pensarlo come un trashone B movie, che ha il suo perchè, ma niente, non sono riuscita a dargli una collocazione , e quando un'opera non è catalogabile i rischi sono due: che venga ricordata perchè unica e perfetta o che venga dimenticata perchè priva di significato.
E da una mela, frutto del peccato, che ci ha portato nell'oblio, ad una mela ritorneremo, a bordo di un cavallo. A patto però, di aver ritrovato la nostra innocenza.
Voto:4
Reinserita locandinaEdited by leonessa78 - 1/12/2014, 15:12
