Posts written by AdminAtuttoCinema

Il film è carino, anche se mi aspettavo di più,
mi immaginavo fosse più coinvolgente, invece tutto il primo tempo è fin troppo lento e il racconto della storia dei minions è reso in modo un po' legnoso, decisamente noioso direi... l'ultima mezz'ora risolleva decisamente l'intero film, molta azione e finalmente qualche risata arriva.
Per tutto il clamore che ne è stato fatto me lo immaginavo il film dell'anno invece decisamente sotto le aspettative. Per me si merita solo una sufficienza striminzita

Sicuramente uno dei film italiani migliori dell'ultima stagione, leggero ma non demenziale con gag da sitcom comunque piacevoli, della serie "ci sta".

Riguardo il finale

Due cose mi sono piaciute del film
1) Aver contestualizzato la storia nella realtà tecnologica attuale in una prospettiva piuttosto credibile, l'ho trovato convincente e un modo per svecchiare la saga e renderla appetibile anche alle nuove generazioni. Non è un reboot, tra l'altro lo stesso Cameron mi sembra che in una intervista dicesse di considerarlo il vero Terminator 3.
2) Aver ritrovato quella sottile linea ironica che caratterizzava i primi due, soprattutto il secondo, l'idea di non prendersi poi troppo sul serio e lasciare spazio a qualche battuta di intermezzo mi ha fatto rivivere il vero spirito del film.

Quello che non mi è piaciuto per niente invece è stata la scelta, a mio avviso infelice degli attori, in particolar modo di Kyle e di Sarah Connor ( per quanto quest'ultima assomigli parecchio alla Sarah adulta dei primi due film ). Lui mi sembra troppo soldato americano, di taglio troppo militare sia come ruolo nel film sia come recitazione. Lei mi dispiace dirlo ma ha l'espressività di un cartonato. Non ci siamo.

Ho trovato una scena un po' bizzarra





Consiglio di vedere questo film non senza aver prima dato una ripassata ai primi due, perché i richiami sono molti.

Direi nel complesso si merita un bel 6.5

Titolo originale
Memoirs of a Geisha

Paese di produzione
Giappone, Stati Uniti

Anno
2005

Durata
144 min


Audio
sonoro

Genere
drammatico, romantico, storico

Regia
Rob Marshall

Soggetto
Arthur Golden (romanzo)

Sceneggiatura
Robin Swicord

Produttore
Steven Spielberg

Produttore esecutivo
Gary Barber

Distribuzione (Italia)
Eagle Pictures

Fotografia
Dion Beebe

Montaggio
Pietro Scalia

Musiche
John Williams, Yo-Yo Ma, Itzhak Perlman

Scenografia
John Myhre, Gretchen Rau

Costumi
Colleen Atwood


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Quando all'epoca uscì questo film non mi attirò molto e passò per me in sordina, nonostante le critiche estremamente positive che si susseguivano e che in parte mi incuriosivano.
Confesso che la mancanza di interesse derivava soprattutto dal fatto che fossi prevenuta, non pensavo si trattasse di un film di questo tipo, ma fortunatamente ho imparato con il tempo a sradicare certe convinzioni e di provare almeno a vederlo un film prima di metterci una pietra sopra ( sono in ritardo giusto quasi di una decina d'anni )
Con questo film ho fatto una scommessa, ho pensato " inizio a vederlo, se dopo un quarto d'ora non mi conquista stacco ".
And the winner is : memorie di una Geisha.
Il racconto drammaticamente realistico di queste due sorelle vendute e portate da un posto ad un altro senza sapere dove e perché e poi subito separate mi ha lasciata impietrita, e non ho potuto fare a meno di continuare nella visione.
Quello che colpisce è la capacità di trasmettere sensazioni e di calare lo spettatore in una realtà difficile da capire per chi è lontano da certe culture.
Ho trovato fotografia, recitazione e musiche semplicemente perfette e in armonia tra di loro; i personaggi sono tutti piuttosto ben approfonditi e alcune scene dovrebbero entrare di diritto nella storia del cinema ( prima fra tutte quella della danza della protagonista ).
Mi è dispiaciuto leggere della lite tra l'autore del libro e la sua protagonista, Mineko Iwasaki, che per contratto doveva rimanere anonima oltre al fatto che la stessa rimarchi che la figura della Geisha non viene raccontata per quello che è veramente, facendola passare più per una prostituta di alto bordo che per un'artista. Di contro però la stessa si è rifatta scrivendo poi un suo libro in cui racconta la verità di certe realtà dal titolo "Storia proibita di una Geisha. Una storia vera".

Voto: 8

DATA USCITA: 19 febbraio 2015
GENERE: Commedia
ANNO: 2015
REGIA: Edoardo Leo
SCENEGGIATURA: Marco Bonini, Edoardo Leo
ATTORI: Luca Argentero, Edoardo Leo, Claudio Amendola, Anna Foglietta, Stefano Fresi, Carlo Buccirosso
FOTOGRAFIA: Alessandro Pesci
MONTAGGIO: Patrizio Marone
PRODUZIONE: Warner Bros. Entertainment Italia e Italian International Film
DISTRIBUZIONE: Warner Bros. Italia
PAESE: Italia
DURATA: 115 Min

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Tratto dal romanzo Giulia 1300 e altri miracoli di Fabio Bartolomei, Noi e la Giulia, diciamolo subito, è un piccolo capolavoro.
Si lo confesso, finalmente comincio ad apprezzare il cinema italiano, quando si parla di film come questo.
La tematica affrontata non è delle più facili: quarantenni delusi e inappropriati nei loro lavori, decidono di aprire un agriturismo, scoprendo che ancor prima di iniziare la loro attività, la camorra- ma non solo- è già con il fiato sul collo su di loro; l' impronta che viene seguita riesce però a trasformare la storia, in una commedia molto gradevole.
I personaggi sono volutamente stereotipati, rappresentando ognuno un individuo dai contorni politici, sociali e comportamentali molto netti, ma anche molto diversi tra loro.
E' una macedonia di personaggi ben equilibrata e poi si sa, le macedonie riescono sempre meglio se cosparse con un pochino di zucchero
Ho trovato la recitazione di tutti ottima, ma in particolare mi ha stupita quella di Luca Argentero che non conoscevo ancora come attore e che ha superato a pieni voti il mio tremendo giudizio sugli attuali attori italiani.
Voto:7.5

DATA USCITA: 16 marzo 2012
GENERE: Commedia, Drammatico
ANNO: 2012
REGIA: Ferzan Ozpetek
SCENEGGIATURA: Federica Pontremoli
ATTORI: Elio Germano, Margherita Buy, Paola Minaccioni, Giuseppe Fiorello, Vittoria Puccini, Andrea Bosca, Alessandro Roja, Claudia Potenza, Gea Martire, Monica Nappo, Bianca Nappi, Platinette, Massimiliano Gallo, Anna Proclemer, Cem Yilmaz, Ambrogio Maestri, Matteo Savino, Giorgio Marchesi, Gianluca Gori, Eleonora Bolla
FOTOGRAFIA: Maurizio Calvesi
MONTAGGIO: Walter Fasano
MUSICHE: Pasquale Catalano
PRODUZIONE: Fandango e Faros Film con Rai Cinema
DISTRIBUZIONE: 01 Distribution
PAESE: Italia
DURATA: 105 Min

fonte scheda comingsoon.it
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Oltre a non avere una tematica propriamente originale, il film non brilla certo sotto altri aspetti; poca verve di fondo anche se la recitazione media è piuttosto buona.
Purtroppo però non ho visto Margherita Buy al top, lei che in genere ci mette sempre del suo e fa la differenza in ogni film, anzi il suo personaggio risulta molto piatto nonostante spicchi per il costume su tutti gli altri.
Detto questo c'è poco altro da aggiungere, nel film c'è un timido accenno alla tematica omosessuale, che in teoria dovrebbe essere il filo sotteso a tutta la storia, ma che secondo me è trattata con poco coraggio.

un film che barcolla disorientato tra the others e le fate ignoranti.
Voto: 5

Il cacciatore

Titolo originale: The deer hunter
Nazione: Usa
Anno: 1978
Genere: Drammatico/Guerra
Durata: 183'
Regia: Michael Cimino


Cast: Robert De Niro, John Cazale, John Savage, Christopher Walken, Meryl Streep, George Dzundza, Chuck Aspegren, Shirley Stoler.
Produzione: Michael Cimino, Michael Deeley, John Peverall, Barry Spikings

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Pur consapevole del fatto che sia considerato uno dei pilastri del cinema, non sono però purtroppo riuscita ad apprezzare veramente "Il cacciatore".
Ho fatto veramente fatica a finire di vederlo e, se ne ho concluso la visione, è stato proprio in virtù del suo "curriculum".
Il mio istinto infatti è stato quello di spegnere tutto dopo poche decine di minuti.
Se posso infatti apprezzare lo spirito della pellicola ( che diciamocela tutta, comincia a palesarsi quasi a metà del film ), non sono veramente riuscita a fare altrettanto per quel che riguarda le scelte stilistiche e di montaggio.
Tre ore di film non sono facili da gestire e la prima ora scorre via pesante come petrolio grezzo: non si può dedicare mezz'ora di film alla scena di un matrimonio in cui sostanzialmente non succede nulla, e la successiva mezz'ora a descrivere dinamiche amicali con uno stile quasi documentaristico.
Inoltre il passaggio da una vicenda all'altra ( prima, durante e dopo il Vietnam ), avviene ogni volta in modo brusco come se improvvisamente si stesse guardando un altro film, senza un continuum narrativo.
Sicuramente la parte migliore è la scena della roulette russa, veramente ben girata e che coinvolge molto lo spettatore che quasi sembra di essere lì, ad avere paura insieme ai protagonisti.
Per il resto è tutto francamente piuttosto dimenticabile.
Voto: 5

DATA USCITA: 04 aprile 2013
GENERE: Biografico, Drammatico
ANNO: 2013
REGIA: Sacha Gervasi
SCENEGGIATURA: John J. McLaughlin, Stephen Rebello
ATTORI: Anthony Hopkins, Scarlett Johansson, Jessica Biel, Helen Mirren, Ralph Macchio, Toni Collette, Danny Huston, James D'Arcy, Michael Wincott, Kurtwood Smith, Michael Stuhlbarg, Judith Hoag, Wallace Langham, Spencer Garrett, Tara Summers, Currie Graham
FOTOGRAFIA: Jeff Cronenweth
MONTAGGIO: Pamela Martin
MUSICHE: Danny Elfman
PRODUZIONE: Montecito Picture Company, The, Fox Searchlight Pictures
DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox
PAESE: USA
DURATA: 98 Min

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Ero convintissima ci fosse già un topic, ma evidentemente credevo male.
Il film non è un biopic, giacché l'arco temporale narrato è circoscritto a quelle settimane che hanno coinvolto Hitchcock nella preparazione e realizzazione del suo film più famoso : Psycho.
Ma per come è concepita la narrazione, questo sembra solo un preteso; al centro della storia infatti prende sempre più corpo la relazione tra lui e la moglie Alma, anzi, quest'ultima sembra spesso prevalicare , diventando lei la protagonista in termini di carisma e momenti chiave della vicenda.
E che la bilancia pesi più verso la donna lo vediamo anche da un paio di scelte narrative e di montaggio: da un lato si dà piuttosto spazio a spiegare la voglia di evasione della donna e dall'altro il gioco tra Hitchock e il suo lato oscuro rappresentato dall'omicida protagonista della storia che ispirerà il libro prima e il film poi, è solo marginale e sarebbe stato interessante approfondirlo ulteriormente.
E' un film sulla coppia, prima che sulla realizzazione di Psycho e tutti i personaggi ruotano intorno ad essa e non intorno a Psycho.
Ottima prova sia di Anthony Hopkins che di Helen Mirren in un ruolo non certo facile. Sotto tono tutti gli altri, ma è normale essere devastati da due pilastri del cinema come loro!

Voto:6.5

io invece ieri ho rivisto la prima metà
Alcuni dettagli dell'inizio non li ricordavo, ma è sempre un piacere rivederlo

Non ho letto una recensione positiva su questo film e francamente non capisco che cosa d'altro ci aspettasse da una pellicola che ha l'intento di cercare di schivare il classico polpettone biopic sul personaggio e cercare di focalizzare l'aspetto umano e fragile di una principessa prima di tutto donna alla ricerca della propria felicità, con tutti i mezzi e i modi che poteva.
L'aspetto prettamente politico ( la lotta contro le mine antiuomo e le relazioni interculturali con altri paesi ) sono solo la cornice, qui il regista ha voluto parlare d'altro.
Concordo certamente su un montaggio veramente pietoso della prima mezz'ora che sembrava più una pellicola imbastita che una sequenza logica e dinamica degli eventi. Veramente pessimo e si fa fatica ad andare avanti.
Naomi Watts ha dato grande prova di recitazione, si percepisce il grande studio sulla figura di Diana in termini di gestualità e aura trasmessa. Perfetta.
Poteva avere un voto più che discreto, ma data la prima parte veramente arrugginita, per me è un film da 6,5

DATA USCITA: 04 settembre 2014
GENERE: Azione
ANNO: 2014
REGIA: Patrick Hughes
SCENEGGIATURA: Katrin Benedikt, Creighton Rothenberger, Sylvester Stallone
ATTORI: Sylvester Stallone, Arnold Schwarzenegger, Jason Statham, Harrison Ford, Mel Gibson, Terry Crews, Dolph Lundgren, Antonio Banderas, Kellan Lutz, Randy Couture, Victor Ortiz, Kelsey Grammer, Glen Powell Jr., Ronda Rousey, Wesley Snipes
FOTOGRAFIA: Peter Menzies Jr.
MONTAGGIO: Sean Albertson, Paul Harb
MUSICHE: Brian Tyler
PRODUZIONE: Millennium Films, Nu Image Films
DISTRIBUZIONE: Universal Pictures
PAESE: USA
DURATA: 126 Min

fonte: comingsoon

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Lo schema è il medesimo: scena spacca tutto, uccido tutti, siamo i più fighi di tutti, locandina, inzio della mission.
L'apertura questa volta è dedicata al salvataggio di un nuovo, vecchio compagno mercenario su un treno merci in piena corsa, che ricorda tanto i vecchi film d'azione degli anni '80-'90.
E proprio il dualismo " vecchio-nuovo" è il filo conduttore che serpeggia in tutta la vicenda narrata e sembra essere lo stesso filo che congiunge lo Stallone di Rocky Balboa allo Stallone mercenario.
La pellicola si può dividere in tre grandi blocchi, la parte iniziale e quella finale sono il cuore, che ricalca lo spirito adrenalinico, marchio di fabbrica di tutti e 3 i film.
La parte centrale invece fa da raccordo, ed è anche quella meno riuscita. Una carrellata di personaggi presentati frettolosamente, tra battute non proprio brillanti ( ma come al solito, la critica qui è con riserva, per il discorso sulle traduzioni dall'originale ) e inoltre di durata eccessiva, compromettente l'attenzione dello spettatore. Meno male che c'è Banderas, verrebbe da dire, una macchietta estremamente ricalcata, ma tuttosommato, gradevole che fa da peperoncino al minestrone.
Grande, grandissima recitazione di Mel Gibson, decisamente il cattivo più riuscito, in una splendida forma, anche fisica.
Tutti i nomi di grande calibro ( non dimentichiamoci che ci sono anche Wesley Snipes e Harrison Ford ) sono, anche in questo caso, ben bilanciati e solo per questa convivenza di attori, che trasudano, al di là della professionalità, un impegno diverito, i Mercenari 3 godono di un punto in più nella valutazione finale.
Voto: 8

Non lo avevo mai visto prima perché sospettavo non mi sarebbe piaciuto e ora posso confermare il mio mancato gradimento.
Per quanto apprezzi le doti recitative di Jim Carrey, non amo molto il risvolto caricaturale dei suoi personaggi e in questo caso ad abbassare ulteriormente il mio voto sono anche alcune battute troppo volgari buttate lì senza senso, che potevano a mio avviso, essere risparmiate.
Apprezzabili tutti i personaggi di contorno dai figli a "mozzarella" , momento migliore sicuramente il duello finale tra i due se stesso Charlie e Hank, nella scena della macchina prima e del treno poi dove viene sfoderata tutta la bravura dell'attore, ma , a parte questo, niente di eccezionale.
Voto 5

Perché lo hai fatto??? Perché vederlo????

L'ho visto stasera in tv, anche se credo di essermi persa i primi minuti, però alla fine l'ho visto tutto, perché stranamente non mi ha disgustato, effetto tipico che mi fa questo genere di film. Forse ero in buona e forse il film non è poi così malaccio.
Certo ci sono tutti i cliché del caso, però la simpatia di questo diavolo è sicuramente trascinante, e il lieto fine scontato... non è poi cosi scontato come lo spettatore potrebbe pensare all'inizio.
Brendan Fraser è qui nella freschezza dei suoi anni e il suo bel faccione plastico rende bene i vari personaggi e le situazioni grottesche in cui si va ad impelagare alla fine strappano un sorriso.
Per una serata in tv mentre si lavano i piatti è perfetto.
Per me è un voto sufficiente